© 2018 architetto andrea angeli

ANDREA ANGELI ARCHITETTO

QUARTO CAGNINO

 MILANO - EDIFICIO STORICO

L’oggetto dell’intervento è caratterizzato da una corte che ha subito in anni recenti la costruzione di un edificio destinato a box fuori terra, anomalo rispetto alla caratterizzazione del luogo. I box, pur funzionali alla residenza, sono stati costruiti all’interno della corte, corte che caratterizza, insieme alle cascine, il quartiere Quarto Cagnino, antico borgo di insediamenti agricoli. L’immobile soggetto ad intervento di risanamento è rimasto vittima delle superfetazioni presenti nel contesto ambientale; la presenza di box in particolare, ma soprattutto la mancanza di una visione d’insieme dello spazio aperto prospiciente l’edificio. L’aspetto estetico e l’origine storica risultano compromesse da interventi incongrui.  


Il progetto prevede la riqualificazione dell’attuale corte interna, tramite la creazione di un giardino interno, la demolizione di un corpo di fabbrica adibito a box fuori terra e la formazione di un porticato addossato all’edificio principale con sovrastante loggia praticabile.  
Le scelte progettuali tengono spontaneamente conto del Progetto Guida e perseguono i seguenti obiettivi: continuità morfologica e coerenza tipologica rispetto al tessuto edificato esistente nel contesto. 
Le cascine e le corti rimangono elementi testimoniali di Quarto Cagnino, gli archi, le colonne sono elementi tipici a volte distrutti, a volte nascosti dalle pieghe e dalle superfetazioni edilizie. L’ampliamento dello spazio prospiciente la facciata principale risulta essere gesto dovuto e di rispetto delle pre-esistenze.  riqualificazione del giardino e della corte, riappropiazione del verde come giardino privato e spazio aperto in continuità con il sistema edificio. 
Le corti, le aie, il verde, simbolo delle vive attività agricole dello scorso secolo, sono da rivalutare secondo il contesto socio-economico di oggi. La continuità d’uso dello spazio aperto - quotidianamente luogo di lavoro per tutta la famiglia, uomini, donne e bambini - si è persa in quest’ultimo secolo. Con la nuova quotidianità, i nuovi ritmi lavorativi ed il nuovo profilo sociale è cresciuta comunque l’esigenza di abbracciare i pochi spazi aperti durante le limitate ore di permanenza in casa. Spazi aperti e verde vissuti in un continuo con l’edificato, mitigati dalla presenza di logge, maggiormente intimi e protetti; ma con la chiara richiesta di spazi curati e di giardini da esibire con discrezione.

Gli elementi del progetto:
Il portico, composto da arcate dal disegno ribassato, completa scenograficamente la nuova corte, divenendone sia fondale sia punto focale. Il nuovo elemento, utilizza un linguaggio architettonico e di materiali appartenente al contesto storico delle antiche cascine milanesi di Quarto Cagnino.   

Il pergolato con posti auto e il corpo autorimessa, il corpo costruito intorno agli anni ’50 occupando lo spazio della vecchia corte, verrà demolito, seguendo il Progetto Guida del piano di recupero, e verrà costruito lungo il muro di cinta a confine con la Via Carlo Marx, un pergolato adibito a posti auto, andando quindi a collegare i due attuali fronti ciechi, quello del piccolo edificio di box auto e quello dell’edificio della proprietà confinante di quattro piani. Tra il corpo box oggetto dell’intervento e la proprietà confinante si sviluppa inoltre un passaggio pedonale di collegamento con lo spazio verde che dà sulla via Carlo Marx. Il pergolato coperto di vite, sarà costruito su pilastri in muratura intonacata color avorio, con il disegno delle modanature ricorrenti nelle corti di Quarto Cagnino. L’intervento di demolizione degli attuali box-auto fuori terra permette così di creare un’area a giardino dallo schema regolare, liberando il fronte dell’edificio dal valore storico-testimoniale e creando ordine all’attuale distribuzione degli edifici che compongono il cortile, separando inoltre il percorso pedonale da quello della viabilità interna.

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